TRE LAGHI

Dressage

« Una pressione supplementare, un rimprovero silenzioso, una lode invisibile, una correzione decisa: tutto questo passava tra di noi come sui fili del telegrafo. » - Christilot Hanson Boylen


Il Dressage ha lo scopo di mettere in evidenza le andature naturali e l’attitudine del cavallo che deve esprimersi con eleganza ed in completa sintonia con il proprio cavaliere.

Nelle gare, che si svolgono all’interno di un rettangolo di gara delimitato ai lati da una bassa recinzione sul cui perimetro sono posizionate delle lettere che servono come riferimento, il binomio è chiamato ad eseguire una “ripresa”, cioè una sequenza di movimenti prestabiliti.

Ogni “figura” che il binomio esegue viene valutata da pi๠giudici con un punteggio espresso in percentuale del massimo ottenibile. Il livello di difficoltà varia a seconda della complessità delle figure richieste e le gare più importanti sono il “Grand Prix Special”, una ripresa con movimenti obbligatori, e il “Free Style” in cui è il concorrente che sceglie l’ordine dei movimenti che verranno eseguiti con un accompagnamento musicale.

La lunga e variegata tradizione del dressage affonda le proprie origini fin nell’antica Grecia. Nel 18° secolo, il dressage classico toccò i suoi massimi vertici con la creazione della famosissima Scuola Spagnola di Vienna (1729).

La prima competizione internazionale ebbe invece luogo a Torino, nel 1902.

Il Dressage fu introdotto nei Giochi Olimpici nel 1912 a Stoccolma.

Il Dressage rappresenta l’arte dell’addestramento del cavallo finalizzato all’impiego sportivo. Il dressage è essenzialmente una disciplina “trasversale” nel senso che è propedeutica e indispensabile alla pratica di tutte le attività equestri. Tutte infatti debbono seguire un iter addestrativo basato sul “lavoro in piano”, che risulta indispensabile per la preparazione e perfezionamento atletico, finalizzato a raggiungere un primato sportivo in qualunque settore.